IL CEMENTO NON FERMERA’ LA FORZA DEL FIUME !

Proponiamo un articolo che offre spunti di riflessione sulla questione
delle dighe e dell’energia. CMC costruisce dighe in tutto il mondo, e in
ogni luogo Ed in ognuno di questi posti si porta stravolgimento e
disagi. In val Trebbia esiste una forma di resistenza a questo progetto.

E la storia si ripete…
Sono passati 5 anni dal tentativo di devastare l’ intera valle con l’
intubamento del Trebbia e la costruzione di una centralina idroelettrica
a Confiente, nella meravigliosa confluenza tra l’ Aveto e il Trebbia.
5 anni e ovviamente le istituzioni locali hanno fermamente rispettato
le tradizioni consolidate da tempo…”cadono dalle nuvole” e si
meravigliano pubblicamente di non saper nulla riguardo al nuovo
progetto proposto dai soliti benefattori portatori di progresso e
civiltà in zone, a loro dire, degradate.
Sono gli articoli pubblicati recentemente sulle pagine del quotidiano
locale a diffondere la notizia di avvio della cosiddetta v.i.a
(valutazione impatto ambientale), primo tassello della prassi
burocratica che deve seguire il progetto finalizzato alla costruzione di
una diga e di una centralina idroelettrica che una società genovese
vuole istallare tra i meandri selvaggi del Trebbia all’ altezza di S.
Salvatore.
Tale iter è strettamente necessario per ottenere l’ eventuale consenso
dettato dai burocrati e santificati tecnici rinchiusi nei lussuosi
castelli regionali, luoghi adibiti ai prestigiosi faccendieri a cui si
concede vergognosamente il potere di pianificare il presente e il futuro
di un’ intera valle.
Confindustria, Consorzio di Bonifica, agro-industriali, sono i
sostenitori di questo progetto al quale la popolazione deve soccombere
educatamente, dimostrando l’ adorato “senso civico” nell’ accettare che
la risorsa più preziosa dell’ intera valle, il fiume Trebbia, venga
saccheggiato e diventi fonte di produzione energetica…fonte di
profitto.

Energia? energia per chi? energia per cosa?

Ormai è fatta, troppo acqua è passata sotto i ponti…sarà dura
abbindolare le comunità locali con le solite e nauseanti falsità
riguardo i vantaggi che si potrebbero ottenere nel dare la concessione
alla nascita di questi impianti.
L’ energia prodotta verrebbe immessa nella rete elettrica nazionale e
la bolletta non diminuirebbe di un centesimo.
Come nel caso dell’ orribile villaggio delle terme (colata di cemento
concessa dai poteri forti di Bobbio, in primis un certo Roberto
Pasquali, ex sindaco e uno dei tanti nuovi ambientalisti che si
oppongono alla diga…) in costruzione a monte di Bobbio, la ditta
appaltatrice è siciliana. Gli impianti portano ancora lavoro in valle ?
I sostenitori del progetto sono convinti che sia il mezzo per risolvere
definitivamente il problema della carenza idrica nel periodo estivo .
Aprire la diga del Brugneto per poter far defluire un corretto
quantitativo d’ acqua, è l’ unica, veloce e rispettosa risoluzione del
problema.

Tecnici e politicanti di ogni sorta adoperano professionalmente la loro
lingua biforcuta e le loro consuete scartoffie per inculcarci
democraticamente le fantomatiche Emergenze, anzi le loro emergenze
(create anche con loro indispensabile contributo…), strategie a cui
troppo spesso l’ ubbidiente e sottomessa comunità deve far fronte con
reali sacrifici, richiesti a gran voce dai potenti seduti comodamente al
tavolo di un ricco banchetto da noi, ogni giorno, imbastito.

Energia ? Energia necessaria perchè la luce della ripresa economica di
un sistema suicida possa illuminare la retta via che lo Stato sta
democraticamente tracciando con una carota e mille bastonate…

Energia ? Carburante per una macchina finalizzata alla produzione
(sovra-produzione) industriale di prodotti mentalmente indispensabili in
un mondo consumistico fonte di futili e indotti bisogni.

Pensiamo che sia necessario diffondere una critica sostanziale alle
proposte sbandierate dalla cosiddetta green economy, ovverosia dalla
volontà di creare un illusorio sistema energetico eco-compatibile
fondato sull’ utilizzo delle fonti rinnovabili. Fondamentale è porre in
discussione le logiche d’ accumulazione, l’ approccio antropocentrico (
che legittima il dominio dell’ uomo su ogni essere vivente) e lo
sviluppo illimitato che ne deriva, propagandato come destino
irrinunciabile del pianeta.
A differenza delle realtà associative locali che si sono mosse contro
il progetto, noi ci opponiamo contro la costruzione della diga sia in
Val Trebbia che altrove.

Giochiamo le nostre carte con le modalità e i tempi che riteniamo
opportuni, ma non sottostiamo alle regole del gioco dettate da una
blanda denuncia riformista, mediatica e proiettata a coinvolgere le
autorità locali che per quanto ci riguarda non ci rappresentano e mai lo
hanno fatto, né altrove né in questa valle dove alcuni di noi vivono.
Non siamo interessati a chiedere un futuro differente, ci impegnamo,
con i nostri limiti e difficoltà a riprenderci nelle nostre mani il
nostro presente.Lotteremo con il sorriso sulle labbra ma con caparbietà
e tenacia perchè l’ amore e la passione che ci lega a questa valle, come
ad altre mille sparse per il mondo, sarà la forza vitale per combattere
questo mortifero progetto.
Sentiamo il bisogno di opporci concretamente, in prima persona senza
nessuna delega a partiti politici e ad associazioni filo-istituzionali,
sempre pronte a bussare le porte dei sindaci, assessori, consiglieri
regionali, a cui noi non richiediamo nessuna collaborazione. Siamo ben
consapevoli dei loro compiti istituzionali, solo ostacolo alla nostra
volontà di far crollare le assi portanti di un edificio ormai da tempo
in frantumi, solo di intralcio per vivere intensamente esperienze di
autogestione di una Comunità di donne e uomini liberi da ogni opprimente
e arrogante Potere.

NON STARE A GUARDARE – NON DELEGARE – UNISCITI ALLA LOTTA !

No alla diga, né qui né altrove ! No diga No Tav !

Comitato No diga per info e contatti :
oltrelariga@libero.it

 

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