Chi siamo

Il coordinamento nasce dall’unione di singoli , che al suo interno continuano ad essere importanti in quanto tali, con la volontà di opporsi, tramite informazioni e proteste pratiche, alla devastazione portata avanti da oltre un secolo dalla multinazionale CMC.

Perché

Dal 1901 CMC (Cooperativa Muratori Cementisti) lavora nell’edilizia. Oggi è un colosso, al quinto posto nel settore per importanza. Da sempre ha fatto del suo operato un vanto, promuovendo i propri progetti come simboli di innovazione tecnologica, sostenibilità, sviluppo. Nel 1975 entra nel mercato estero ed inizia ad esportare il suo sfruttamento in tutto il mondo. Con l’accrescersi della capacità delle tecnologie di dominio sul vivente, sempre più precise per questo scopo di controllo, la CMC si è sviluppata in “grandi opere” dei seguenti settori: trasporti, edilizia, opere idrauliche ed irrigue, opere portuali e marittime. Ciò che noi vediamo nelle realizzazioni di questa impresa è lo sconvolgimento della vita dei territori. Ecosistemi distrutti, popolazioni obbligate a subire le conseguenze (come inquinamento, malattie, militarizzazione, contaminazioni,..), animali non umani sterminati o costretti ad abbandonare il proprio habitat. Quella grandezza che vogliono ostentare con le opere costruite rappresenta per noi qualcosa da combattere.

Cosa vogliamo

Non abbiamo richieste o condizioni da porre per smettere questo cammino di lotta. Il coordinamento è la concretizzazione di una sentita impossibilità nel rimanere in silenzio di fronte alle oscenità che prendono forma di fianco a dove viviamo. Criticando la CMC vogliamo mettere sotto attacco l’intero sistema che essa perpetua e genera e da cui è stata partorita: il “progresso”, quel modello che sopra alla vita, al rispetto e alla libertà di ogni essere vivente (animale umano o non-umano e vegetale) ha messo il capitale. Lotteremo pertanto fino alla fine, perché ancora siamo in grado di vedere la bellezza del pianeta che ci ospita, ancora sentiamo il cuore pulsare d’amore per la natura. E forte la rabbia nasce nel vedere l’arroganza umana che in nome del profitto calpesta e stravolge tutti e tutto. Non vogliamo rassegnarci ed accettare ciò che viene imposto e riteniamo sbagliato. La Valsusa ce lo sta insegnando da oltre 20 anni, e con fierezza ne vogliamo seguire l’esempio.

Questo coordinamento vuole essere anche un contributo alla lotta contro il TAV (di cui CMC è complice e partecipe avendo ottenuto l’appalto del cunicolo esplorativo di Chiomonte). Una lotta che non si batte solo contro un treno, ma contro le logiche che quel treno vogliono realizzare, le stesse che hanno permesso a CMC di divenire quella potenza che è oggi. Questo lo spirito che anima il coordinamento. Nessuna gerarchia, nessun ruolo stabilito. Il percorso di lotta lo vogliamo costruire assieme, decidendo modalità e tempi secondo la nostra volontà. Abbiamo fatto la nostra scelta. Attivarci in prima persona, schierarsi senza paura dalla parte della terra e della sua selvatica bellezza.

Contro chi in essa e nelle sue mille particolarità, vede solo risorse, sfruttamento e interessi.

Coordinamento NO CMC

nocmc@inventati.org